Harmonices

Mundi

Keplero 1619

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Nel 1619, Giovanni Keplero pubblica il trattato “Harmonices Mundi”, nel quale discute le analogie fra l'armonia musicale, la congruenza nelle forme geometriche e i fenomeni fisici. La musica delle sfere è nel moto dei pianeti, nella perfetta configurazione degli Astri nella Volta Celeste che si vede raffigurata nella splendida Sala del Mappamondo del Palazzo Farnese di Caprarola; in questo luogo della riflessione metafisica, che celebra nel contempo le grandi scoperte geografiche del XVI secolo, si svolge il Concerto della Vertuosa Compagnia de’Musici di Roma. Il programma si presenta con un organico particolarmente evocativo: voci maschili e viole da gamba, a rappresentare l’unione perfetta tra la dimensione umana e quella trascendente; sono eseguite, tra le altre, opere di Orlando di Lasso citate dallo stesso Keplero come exempla di quanto si possa udire nel mondo sensibile dell’armonia delle sfere, insieme a brani provenienti dal Nuovo Mondo, dalla formidabile commistione di culture generata dalle grandi scoperte geografiche del Rinascimento.

Palazzo Farnese di Caprarola, Sala del Mappamondo

La Vertuosa Compagnia de’ Musici di Roma

Direzione: Maurizio Lopa

Maestro al cembalo: Emanuela Pietrocini

Musiche di:

Orlando di Lasso, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Luca Marenzio, Claudio Monteverdi, Guillaume Dufay, Cipriano De Rore, Diego Josè de Salazar, Johann Hieronymus Kapsberger, Jaques Arcadelt, Juan Gutiérrez de Padilla, Josquin Des Prez .