La nostra

Storia

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La “Vertuosa Compagnia de’ Musici di Roma” nasce intorno al 1560 come punto di incontro, collaborazione e mutuo soccorso a beneficio dei musicisti dell'area romana. Ne fecero parte, tra gli altri, Giovanni Pierluigi da Palestrina, Felice Anerio, Luca Marenzio, Giovanni de Macque, Francesco Soriano.

Nel 2000 la “Vertuosa Compagnia de’ Musici di Roma” è stata riportata in vita dalla clavicembalista Emanuela Pietrocini e dal violista da gamba e direttore d’orchestra Maurizio Lopa, rifondata con lo stesso spirito di cooperazione e di continua ricerca. L’ensemble è divenuto ben presto un luogo di incontro e di scambio culturale che nel corso degli anni ha dato vita a collaborazioni ed incontri con i maggiori interpreti del repertorio del rinascimento e barocco musicale.

A fianco dell'attività prettamente concertistica, che ha visto l'ensemble ospite di importanti istituzioni concertistiche, sono fiorite ben presto numerose collaborazioni di carattere scientifico e speculativo con le Università La Sapienza e RomaTre di Roma, l'Università Cattolica di Milano, il Ministero per i Beni Culturali, l'Associazione Italiana per la Ricerca sui Sistemi. Da tali collaborazioni sono nati articoli e pubblicazioni (ed. Springer) che affrontano le tematiche peculiari della musica antica, e in particolare quelle legate alla pratica dell'improvvisazione e del basso continuo, in un'ottica sistemica e fenomenologica.

La Vision

Dopo i primi anni di attività, inizia a configurarsi quella che sarà la "vision" peculiare e costante dell'ensemble: un concerto non è solo un concerto, la musica è cultura, è espressione di una società e di un epoca, è racconto.

Ecco perchè negli ultimi anni siamo andati alla ricerca di storie da raccontare attraverso la nostra musica. Con "Musica per il Furioso" abbiamo celebrato a Villa d'Este i 500 anni dalla prima pubblicazione dell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto. Con l'evento “Né Demoni né Angeli" Abbiamo ricordato, raccontandone la vita e le opere, Pico della Mirandola. I concerti a Palazzo Farnese di Caprarola sono stati l'occasione per svelare i misteri alchemici degli architetti e, prendendo spunto dalla famosa Volta Celeste della sala del Mappamondo, abbiamo parlato di Keplero e del suo "Harmonices Mundi": l'armonia delle sfere.

Ogni evento nasce così da mesi di lettura e di approfondimento, alla ricerca di un equilibrio perfetto tra la Musica i Contenuti e i Luoghi, senza tralasciare tutto quello che le nuove tecnologie possono offrire in termini di immersione nella storia che si narra.